Siamo veramente arrivati alla fine dell’avventura delle reflex? Le reflex hanno definitivamente esaurito la “benzina”? Stiamo per assistere al tramonto di un’era e all’inizio di quella delle mirrorless?
In questi giorni mi è capitata sotto mouse un’intervista a Colby Brown publicata su Outdoor Photographer che può essere catalogata nella sezione “reflex contro mirrorless” (la trovate a questo indirizzo). Per chi non lo conosce Colby è un ragazzone dalla faccia simpatica che sfoggia sul suo sito una galleria fotografica degna dei migliori fotografi.
Colby non è un paesaggista duro e puro ed ama cimentarsi con diversi altri stili quali ritratto, viaggio etc… e lo fa sempre con risultati da vero master class. E’ uno di quei nomi che grazie alla rete e ai social network si è fatto conoscere e si è guadagnato una certa stima nel panorama internazionale della fotografia. Da diverso tempo è anche uno dei nomi che dovremmo tenere sotto osservazione se siamo interessati alla guerra in atto “reflex contro mirrorless”.
Come ogni fotografo fine-art che si rispetti è piuttosto fissato con la qualità delle sue immagini ed è assolutamente restio a fare compromessi sulla resa finale dei suoi lavori. Premesso questo, Colby ha da poco deciso di affidarsi completamente al sistema Sony mirrorless per le sue fotografie e lo ha fatto come probabilmente lo avremmo fatto anche noi. Ovvero iniziando con tanta curiosità e un pizzico di diffidenza. Adattando il nuovo corpo alle ottiche compagne di mille avventure. A quelle ottiche che ci hanno regalato mille sorrisi e che si sono guadagnate la nostra fiducia nel corso degli anni.
Non so perché l’intervista a Colby mi ha colpito più di tanti articoli trovati in giro per la rete. Infondo si parla ormai da molto tempo delle presunte/reali superiorità delle mirrorless nei confronti delle reflex. Forse perché è uno dei nomi che seguo da tempo e che ho sempre associato al marchio Canon (vi invito a visitare il suo blog davvero interessante). Insomma, sapere che ha deciso di fare il grande passo ed abbandonare un sistema ed un marchio che gli hanno regalato grandi soddisfazioni ha risvegliato nella mia testolina alcuni neuroni mummificati da diverso tempo.
Mi rendo conto di essere stato un tantino catastrofista nel titolo di questo post ma credo che qualcosa stia veramente cambiando o forse è meglio dire che qualcosa è già definitivamente cambiato. Mentre leggo l’articolo sono di verse le cose che mi inquietano e ne riporto di seguito alcune che mi sembrano davvero interessanti.
Colby è ormai certo che bastino due scatti con il suo nuovo amore, la SONY A7R, per ottenere la stessa gamma dinamica che riesce a ricavare da cinque RAW file della sua vecchia Canon 1DX. Vorrei ricordare che al momento ci sono quasi 1000 Euro di differenza tra i due corpi macchina a favore della Sony.
Anche sulla resa ad ISO elevati non ha molti dubbi. La Sony gli garantisce divertimento a vagonate quando si trova in mezzo alla natura a fotografare cieli stellati. Non deve più preoccuparsi di quante magie dovrà applicare a quegli scatti una volta tornato nella sua cameretta davanti al PC.
Anche le lenti prodotte da Sony si sono conquistate la fiducia di Colby. Sono più piccole, più leggere e quindi estremamente portatili. Tutto questo gli consente di avere maggiore qualità di immagine in minor tempo a tutto vantaggio di uno zaino dalle dimensioni ridotte. E non sto parlando solo di comodità, sto parlando di ingombro e peso (quindi costi) quando ci si trova a dovere viaggiare in aereo per qualche scorribanda oltremare.
Ultima considerazione e per questo non meno importante, i corpi macchina Sony hanno la possibilità di installare applicazioni dal PlayMemories store. Questa peculiarità permette di estendere le potenzialità offerte dalla fotocamera ed apre le porte ad un oceano di possibilità.
Non mi resta che chiederti cosa ne pensi. Hai fatto anche tu il grande passo? Stai per farlo? Hai anche una mirrorless nel tuo arsenale? Ti regala grandi soddisfazioni? Insomma fammi sapere cosa ne pensi.