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Hai trovato una location interessante e sei convinto che possa darti belle soddisfazioni?
Hai scoperto su internet che altri fotografi hanno scattato fotografie davvero notevoli proprio li?

Perfetto! Se vuoi che le tue uscite fotografiche si tramutino in splendide stampe appese in casa o in ufficio è il momento di fare sul serio e progettare la foto di paesaggio prima dello scatto.

Partiamo subito da una considerazione spicciola, le splendide immagini di grandi fotografi di cui ti sei innamorato sono tutto fuorché un caso. Una buona dose di fortuna e di capacità di adattarsi alle condizioni è necessaria ma credimi se ti dico che la maggior parte delle cose che vedi sono state pianificate attentamente.

Ecco perché una volta risolto il problema della ricerca della location è il turno della fase di pianificazione. La mia idea di pianificazione è piuttosto semplice e si comporne di due passaggi: calcolo delle tempistiche ed esplorazione.

Come dovranno andare le cose il giorno della sessione fotografica?

a che ora arrivare sul luogo delle foto

Questa è la domanda a cui cerco di dare una risposta nella prima delle due fasi della pianificazione. Per farlo distinguiamo tra i due momenti della giornata che offrono le migliori condizioni di luce per le nostre foto:

ALBA – questa è di solito la più impegnativa e richiede di essere pronti sul posto almeno 30 minuti prima che sorga il sole. Questo significa che ti devi trovare sul luogo con la fotocamera ben piantata sul treppiede, pronta per lo scatto e con eventuali filtri, cavo di scatto e livella a bolla già montati. Nei 30 minuti che precedono l’alba le condizioni di luce saranno tanto uniche quanto sfuggenti e non ti lasceranno molto tempo per l’azione.

TRAMONTO –  questa alternativa è di solito molto più rilassante visto che gli orari in cui agisci sono decisamente più “umani”. Hai il tempo di arrivare con calma e preparare la fotocamera, comporre e attendere comodamente l’arrivo della luce giusta. Ti consiglio di rimanere almeno 30 minuti dopo il tramonto visto che la situazione inizierà a farsi interessante proprio in questo frangente.

Una volta deciso quale momento del giorno sfruttare passiamo alla ricerca delle informazioni che ci servono per la pianificazione, ovvero gli orari di alba e tramonto. Per questo scopo potrai trovare in rete dozzine di software che offrono queste informazioni ma te ne riporto di seguito alcuni che adotto personalmente ormai da parecchio tempo e che fanno a dovere il loro lavoro:

  1. The Photographer’s Ephemeris: in versione web (gratuita) e mobile (a pagamento)
  2. Living in the sun: in versione mobile solo Android (gratuita e a pagamento)
  3. Google Earth (gratuita)

Queste applicazioni forniscono un accesso alle effemeridi di qualsiasi giorno selezionato. Ovvero una lista di informazioni quali gli orari di alba e tramonto, la posizione nel cielo di Sole/Luna alle varie ore del giorno e tanto altro. Grazie alle informazioni sulla posizione del sole per alba e tramonto è possibile immaginare l’angolazione della luce e quindi farsi un’idea delle condizioni che troveremo.

Lo so. Sembra quasi di pianificare la fase di decollo di uno shuttle per un viaggio interstellare piuttosto che una “semplice” fotografia di paesaggio ma il 90% di quello che ho descritto verrà gestito dai software che ti ho elencato. Tutto quello che dovrai fare è semplicemente giocare con le simulazioni per farti un’idea.

Facciamo adesso un esempio: vuoi recarti in una zona esposta ad Est, quindi per natura incline a foto alle prime luci dell’alba. Dando uno sguardo a “The Photographer’s Ephemeris” ti rendi conto che il sole sorge alle 6:09AM. Pianifichi di essere sul posto almeno 30 minuti prima. Dovresti quindi arrivare intorno alle 5:30AM. Supponiamo che il percorso per arrivare sul posto partendo da casa sia di 45 minuti in auto, a piedi, in bici, pattini o aliante. Insomma, devi partire da casa non più tardi delle 4:45AM.

Anche se gli orari con cui stiamo giocando in questo esempio ti sembrano già proibitivi ti consiglio vivamente di tenerti largo ed evitare di prepararti come se ad eseguire dovesse essere un robot. A quell’ora le persone comuni sono nel mondo dei sogni e protesti metterci un po a riprendere il possesso di tutte le tue funzioni celebrali.

Cosa andrò a fotografare?

come scegliere la composizione

Eccoci arrivati al secondo passaggio della mia pianificazione. In questa fase l’idea della foto finale prende forma e ci si prepara per la sessione di scatto in cui l’unica preoccupazione sarà di cogliere la migliore luce possibile e niente altro.

E’ ormai una consuetudine per me quella di effettuare sessioni esplorative allo scopo di ridurre al minimo le probabilità di farmi scappare l’attimo fuggente. Se la location si presta bene per scatti alle prime luci dell’alba il rischio di mandare tutto per aria è davvero troppo alto. Lanciarsi in una sessione di scatto “disperata” in cui tutto verrà gestito all’ultimo minuto è l’ultima cosa che mi sento di consigliarti.

Non ascoltare i diavoletto tentatore che ti suggerisce di paracadutarti sul posto come un marines pronto all’azione. Tanto poi ci pensi sul momento a come risolvere gli imprevisti.

Se non sono ancora riuscito a convincerti lascia che almeno provi a farti venire qualche dubbio. Prova a riflettere sui punti riportati di seguito:

  • potresti perdere più tempo del previsto per trovare il posto ed arrivare quindi troppo tardi
  • accedere alla location potrebbe essere più complicato di come sembrava nei software
  • se hai dovuto fare una levataccia e percorrere diverse centinaia di chilometri per recarti sul posto allora l’effetto dei primi due punti potrebbe farti sperimentare il tuo primo esaurimento nervoso
  • la strada per arrivare sul posto potrebbe presentare delle deviazioni allungando i tempi
  • le composizioni che valorizzano il posto potrebbero essere più complicate da trovare di quello che ti aspettavi e quindi richiedere più tempo

Non ti nascondo che ho peccato di presunzione anche io in passato pensando di potere gestire tutto sul momento. Mi sono trovato a muovermi sulla scena in cerca di una composizione decente con la frenesia di una gallina che cerca il posto dove fare l’uovo. Il risultato è stato di farmi sfuggire l’attimo mandando tutto all’aria. Non tutti hanno a disposizione tempo e soldi per pernottare sul posto e riprovarci il giorno successivo. Ritorneresti a casa a mani vuote costretto ad attendere anche settimane prima di fare un altro tentativo.

La fotografia di paesaggio è un’attività che ha bisogno di riflessione, calma e un pizzico di pianificazione.

Fai una passeggiatina sul posto qualche giorno prima per renderti conto di persona di come stanno effettivamente le cose. Porta con te la fotocamera e vai in giro sulla scena provando tutte le composizioni che pensi possano funzionare, sopratutto le più insolite. Cerca punti di vista inusuali e sperimenta il più possibile. Una volta tornato a casa apri i file degli scatti di prova e studiali per capire cosa non ha funzionato e cosa potrebbe funzionare meglio immaginando la luce che troverai il giorno fatidico.

A tale scopo puoi usare le funzionalità di strumenti come Google Earth e The Photographer’s Ephemeris per capire come evolverà la luce nel momento in cui hai deciso di fotografare la scena. Puoi usare Google Image per trovare in rete foto simili alle tue ed avere ulteriori spunti su cui riflettere ed allenare la tua fantasia.

Grazie a questo lavoro avrai una visione più oggettiva della situazione e sarai pronto a reagire meglio agli imprevisti lasciando al caso il meno possibile.

Non mi resta che augurarti BUON DIVERTIMENTO!